La migrazione cloud è il processo di spostamento di dati, applicazioni e altri elementi aziendali da un’infrastruttura on-premise ad un ambiente di cloud computing.
Questo passaggio è diventato una priorità per molte aziende che decidono di optare per l’efficienza, l’accessibilità e la flessibilità offerte dalla tecnologia cloud.
Tuttavia, la transizione verso il cloud non è un processo immediato e senza problemi, e richiede una pianificazione accurata ed una gestione efficace.
Di seguito vedremo cos’è la migrazione cloud, quali sono i principali tipi di migrazione, quali sono le fasi da seguire per eseguirla in sicurezza e quali sono gli strumenti e i servizi disponibili per facilitare il processo.
Cos’è la migrazione cloud?
La migrazione cloud consiste nel trasferire applicazioni e dati da una posizione, solitamente i server locali di una società, ai server di un provider di cloud pubblico (o privato), che si trovano in genere in edifici di grandi dimensioni, a sicurezza elevata e gestiti professionalmente.
In questo modo, le risorse IT diventano accessibili tramite Internet e non richiedono più l’installazione e la manutenzione di hardware e software locali.
Il processo di migrazione può comportare il trasferimento di qualsiasi parte dell’infrastruttura IT di un’organizzazione, dai database e archivi di dati, alle applicazioni software, ai server e alle piattaforme di elaborazione.
Tipologie di cloud
La migrazione cloud può anche avvenire tra cloud diversi, ad esempio da un cloud pubblico a un altro cloud pubblico o da un cloud pubblico a un cloud privato.
Ecco le diverse tipologie di cloud tra cui scegliere:
Il cloud pubblico è un servizio offerto da un provider esterno che mette a disposizione le sue infrastrutture IT a più clienti. Tra i provider pubblici più importanti ci sono AWS, Azure, IBM, GCP, Oracle e Aruba.
Il cloud privato è un sistema di elaborazione dedicato e proprietario di una singola azienda. Le risorse del cloud sono gestite dall’azienda stessa e sono accessibili solo dalla rete locale o con connessioni remote sicure.
Il cloud ibrido combina i servizi di cloud pubblico e privato attraverso dei data center locali. Le aziende che mettono a disposizione servizi di cloud privato e ibrido sono:
- Oracle
- IBM
- VMware
- Hewlett Packard Enterprise
- Amazon Virtual Private Cloud
- Google Virtual Private Cloud
- Ubuntu OpenStack (open source)
- Apache CloudStack (open source)
L’approccio multicloud prevede l’utilizzo contemporaneo di uno stesso modello di cloud (sia pubblico che privato) messo a disposizione da diversi cloud provider. Le aziende utilizzano in questo modo più cloud pubblici e privati contemporaneamente.
Tipi di migrazione cloud
Sulla base delle esigenze specifiche dell’azienda, e delle tipologie di cloud esistenti, si possono scegliere diversi tipi di migrazione cloud. Alcuni degli scenari più comuni sono:
Migrazione dei data center: consiste nello spostamento dei dati da server e mainframe locali ai server di un cloud provider. Questa operazione permette di ridurre i costi legati all’acquisto e alla manutenzione dell’hardware, di aumentare la capacità di archiviazione e di elaborazione dei dati e di migliorare la sicurezza e la continuità operativa.
Migrazione al cloud ibrido: si sceglie di lasciare alcune risorse nei data center locali e spostare solo una parte delle risorse sul cloud pubblico o privato. Questa soluzione permette di ottenere il valore massimo dalle apparecchiature dei data center locali, oltre alla possibilità di rispettare i requisiti di conformità specifici del settore e governativi per le organizzazioni. Il cloud ibrido è anche utile per il backup da cloud a cloud, in cui viene eseguito il backup dei dati locali in un cloud pubblico come soluzione per il ripristino di emergenza nel caso in cui il data center locale risulti inutilizzabile.
Migrazione da cloud a cloud: consiste nello spostamento di applicazioni e dati da un provider di servizi cloud a un altro. Questa operazione può essere motivata dalla ricerca di migliori prestazioni, funzionalità, sicurezza o convenienza economica. La migrazione da cloud a cloud richiede una buona conoscenza delle caratteristiche dei diversi provider e delle modalità di integrazione tra le loro piattaforme.
Fasi della migrazione cloud
Come abbiamo già sottolineato, la migrazione cloud è un progetto complesso che richiede una pianificazione accurata e una gestione efficace per evitare rischi e problematiche.
Le fasi principali da seguire sono:
Valutazione: si tratta dell’analisi delle applicazioni e dei dati da migrare, della loro compatibilità con il cloud, dei requisiti tecnici e di business, dei costi e dei benefici attesi, dei rischi e delle sfide da affrontare. In questa fase si definiscono gli obiettivi, la strategia e il piano di migrazione.
Preparazione: è la configurazione dell’ambiente cloud, nella scelta del provider e del modello di servizio più adatto, nella definizione delle politiche di sicurezza e governance, nella formazione del personale coinvolto e nella comunicazione del progetto ai vari stakeholder. In tal modo si stabiliscono le basi per una migrazione efficace e sicura.
Esecuzione: è lo spostamento effettivo delle applicazioni e dei dati dal data center locale al cloud o tra cloud diversi. Questa operazione può essere eseguita manualmente o tramite strumenti automatizzati, a seconda della complessità e della quantità delle risorse da migrare. In questa fase si monitorano costantemente le prestazioni, la qualità e la sicurezza del processo di migrazione.
Ottimizzazione: è il momento di testare, validare e verificare il funzionamento delle applicazioni e dei dati nel cloud, risolvendo eventuali problemi o anomalie. Si mettono inoltre a punto le prestazioni, si verifica l’efficienza e la scalabilità delle risorse cloud, monitorando i costi ed i benefici ottenuti. Infine, si completano le attività di migrazione e si avvia la fase di gestione continua del cloud.
È certamente consigliabile, per le aziende che non hanno esperti interni o la capacità per pianificare e implementare la migrazione cloud, affidarsi ad un partner specializzato come 2INNOVATION, che possa gestire tutti i passaggi, minimizzando i rischi e massimizzando il risultato.